Sul blog non parlo mai esplicitamente dei progetti che seguo, ma di questo sì perché in realtà è un progetto di puro volontariato culturale.
Modé, voci e volti della città, è un magazine che il sottoscritto e il mitico Giovanni Scalambra di Stradanove hanno lanciato qualche anno fa: un giornale interamente dedicato agli studenti, distribuito nelle scuole superiori e nei luoghi di aggregazione giovanile.
Purtroppo raccolta pubblicitaria scadente e poco tempo da dedicare ad un'attività non-profit (anzi de-profit) hanno fatto sì che divenisse un periodico sempre meno periodico e sempre più saltuario.
Ieri abbiamo presentato un numero speciale curato da studenti del Cattaneo, finanziato dal Programma Gioventù dell'Unione Europea, incentrato sul tema delle barriere: culturali - le seconde generazioni - e fisiche - le barriere architettoniche.
Siamo riusciti ad ottenere una buona copertura media per l'evento: qualche sito locale, i 3 quotidiani locali, Redattore Sociale, Superabile, ecc.
Il tema delle barriere architettoniche, sviluppato con foto scattate dai ragazzi, oltre ad essere presente nel giornale è una mostra fotografica alla Tenda. Su questo ho avuto la tentazione di fare un po' di spin. L'idea poteva essere di dare in mano a qualche politico d'opposizione (siamo in campagna elettorale permanente) insieme a un giornalista dalla polemica facile, qualche fotografia di barriere architettoniche di edifici comunali per creare notizia attorno all'uscita e all'evento di ieri.
La tentazione c'era e poteva essere anche giustificata dal sacrosanto spirito giornalistico di Modé. Tuttavia non l'abbiamo fatto: un po' perché il progetto Modé ha un carattere più formativo che giornalistico; un po' perché probabilmente sarà più utile per chi subisce le barriere che il tema arrivi direttamente sul tavolo dei decisori senza lo strascico delle polemiche che sono spesso solamente strumentali.
Sacrifichiamo un obiettivo tattico (il clamore mediatico locale) a un obiettivo strategico. La gestione più socialmente responsabile delle relazioni di Modé verso i suoi stakeholder, oltre al raggiungimento di un risultato concreto dell'inchiesta: abbattere le barriere.
Spesso in ambito locale si sceglie la polemica, come scorciatoia per ottenere copertura mediatica, perché aiuta a far parlare di eventi, persone, ecc. Il problema è se ciò è utile alla gestione delle relazioni e alla reputazione del soggetto.