mercoledì 23 maggio 2012

Percezioni distorte


E' vero

Non riesco a capire come mai la percezione esterna di questo terremoto sia così poco drammatica...
è vero non sono tantissime 5.000 persone sfollate;
è vero non sono tanti i morti;
è vero le aziende hanno voglia di riprendersi e tutti ci siamo messi a lavorare per ricostruire e non lamentarci.

Però però

In questi giorni mi pare che il terremoto sia passato in secondo piano rispetto a troppe cose: l'assassinio di Mesagne, la vittoria di Gvillo a Pavma, il G8.
Temi importanti gli altri ma mi pare secondari rispetto a un terremoto che altrimenti viene valutato solo per il numero di vittime: essendo qui 7 le vittime si tratta di un terremoto tot volte meno importante di L'Aquila perché la conta cimiteriale è proporzionalmente inferiore?
Sì può essere a livello media, che la scala di notiziabilità sia inferiore. Però ciò mi fa pensare che l'alluvione in Veneto fosse stata sottovalutata per questo stesso motivo. Ciò denota da parte dei media e dei giornalisti una scarsa capacità di affrontare temi non precotti:
Mesagne – omicidio con rischio strage, polemica fra procure;
Elezioni amministrative – il fenomeno Grillo, le varie dichiarazioni dei partiti, ho vinto io, sì, no non hai vinto tu, però (Bersani dice) noi abbiamo vinto a Garbagnate e Budrio. A Garbagnate e Budrio???
Ma quanto si è intossicato il giornalismo, il sistema media(spettacolo-informazione-politica?

Per capire e raccontare il dramma di un terremoto c'è bisogno di decine/centinaia di morti? C'è bisogno del pianto della gente per strada? C'è bisogno di che?
Oggi sull'home page di Repubblica.it siamo al 23° posto nelle notizie... ma è possibile?

2 commenti:

  1. Vero; drammaticamente vero...
    Un altro dramma è che queste domande se le facciano i PR e non gli amici giornalisti.

    Filippo Bertacchini

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  2. Diciamo che essendo emiliani non tendiamo a drammatizzare e a piangerci addosso. Siamo ripartiti, chi più, chi meno.
    L'obbiettivo è tornare più forti di prima nel minor tempo possibile.
    Questa deve diventare "la notizia". Dobbiamo tornare ad essere al centro dell'attenzione per la capacità di ripresa, non per gli aiuti mancati

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