Avrei dell'ottimo materiale per un caso di crisi in corso che mi sta raccontando una conoscente, ma oggettivamente non posso altrimenti mi silura.
Si tratta del (solito) caso in cui a fronte di una "mancanza" dell'organizzazione si è tentata la strategia dello struzzo (non dire nulla e nascondersi sperando che tutto passi). Poi l'avversario ha colpito coinvolgendo stampa e altri stakeholder chiave.
Inutile ripetere i soliti consigli post-crisi. Però la riflessione che mi sorge spontanea è che per l'ennesima volta si è trattato di una mancanza organizzativa principalmente dovuta a funzioni aziendali non legate alla comunicazione. La crisi scaturita - e scoppiata sui giornali - rimette al centro della scena la funzione comunicazione offrendo l'opportunità di lavorare per un cambiamento organizzativo aziendale (comitato di crisi, ecc.).
La gestione di una crisi rappresenta senza ombra di dubbio un'opportunità di legittimazione del ruolo manageriale del comunicatore che è tra i pochi ad avere competenze e sensibilità per leggere lo scenario, riallacciare e rinsaldare le relazioni con gli stakeholder e far reagire l'organizzazione.
Nessun commento:
Posta un commento