Europa in ginocchio, emergenza maltempo, trasporti in tilt. Il gelo ha surriscaldato i giornali e ha gelato gli uffici comunicazione e relazioni pubbliche di tutto il settore trasporti. E insieme a loro i customer service, i servizi di comunicazione più banali, la responsabilità sociale delle grandi aziende di infrastrutture e comunicazione.
Ognuno di noi ha vissuto il gelo come un evento eccezionale, imprevedibile: ma non lo era. Da quanto sapevamo che avremmo avuto giorni di gelo? Almeno da ottobre. Da quanto si poteva prevedere l'abbassamento sotto zero, il ghiaccio, la necessità di antigelo negli aeroporti, la congestione del traffico?
Sono arrivato quasi alle ultime pagine del libro Giocati dal Caso (Taleb Nassim, lo stesso de Il Cigno Nero) e sempre più mi convinco (sarò convincibile, ma tant'è...)
che gli addetti alle previsioni (non del tempo) son perlopiù incapaci di prevedere l'eccezionale e il raro, quando la nostra società si è ormai avviata ad essere una società sempre più soggetta a eventi eccezionali. Questo ha ovviamente a che fare con il tema della prevenzione di crisi e della loro gestione a livello comunicativo. Torna utile così il modello di Hammerfors che mixato ai due libri di Nassim, mi rende sempre più convinto della necessità di cercare di prevedere l'evento eccezionale (positivo e negativo), le sue conseguenze, ma soprattutto di dotarsi di capacità /strumenti di improvvisazione. Perché ogni evento raro grazie all'iperconnessione del sistema infomediatico e al sistema nervoso (o nevrotico) dell'opinione pubblica rischia di trasfromarsi in emergenza. Quali? Da analizzare.
Sono arrivato quasi alle ultime pagine del libro Giocati dal Caso (Taleb Nassim, lo stesso de Il Cigno Nero) e sempre più mi convinco (sarò convincibile, ma tant'è...)
che gli addetti alle previsioni (non del tempo) son perlopiù incapaci di prevedere l'eccezionale e il raro, quando la nostra società si è ormai avviata ad essere una società sempre più soggetta a eventi eccezionali. Questo ha ovviamente a che fare con il tema della prevenzione di crisi e della loro gestione a livello comunicativo. Torna utile così il modello di Hammerfors che mixato ai due libri di Nassim, mi rende sempre più convinto della necessità di cercare di prevedere l'evento eccezionale (positivo e negativo), le sue conseguenze, ma soprattutto di dotarsi di capacità /strumenti di improvvisazione. Perché ogni evento raro grazie all'iperconnessione del sistema infomediatico e al sistema nervoso (o nevrotico) dell'opinione pubblica rischia di trasfromarsi in emergenza. Quali? Da analizzare.