giovedì 29 ottobre 2009

Med Com - Presentazione & Programma

RP multiculturali

E' davvero interessante avere a pochi giorni di distanza in visita a Modena missioni business di differenti paesi. In particolare abbiamo avuto inglesi e cinesi.
Da un lato con gli inglesi + come essere su un tappeto di velluto: li fai godere con cibo tipicamente modenese (tortellini, aceto balsamico tradizionale), gli fai apprezzare il centro storico e i monumenti, poi ti dedichi agli affari anche con una certa velocità con un contesto di ospitalità che già ti ha dato 100 punti.
Dall'altro con i cinesi il cibo non è poi così apprezzato (tortellini = ravioli? aceto balsamico = olio di soia; altre schifezze; parmigiano reggiano non lo mangiano volentierissimo), Più che i monumenti interessano negozi, però portandoli dalle autorità (ad esempio il Sindaco) si sentono particolarmente valorizzati (mentre gli inglesi ci sfottono per tutti i salamelecchi istituzionali, con fasce tricolori, discorsi, ecc.) e per parlare di business c'è bisogno di lunghe perifrasi e ore ore di puntualizzazioni.
Per non parlare poi dei microcomportamenti: starnuti, succhiamenti di brodo, ruttini malcelati, dress code... gli inglesi che vanno matti per le auto storiche o i particolari tecnologici mentre ai cinesi piacciono i macchinoni anni 50-60.

martedì 27 ottobre 2009

Luca Poma ed il suo staff. Creatori di futuro

50 volti della Comunicazione
50 autoritratti contemporanei


Lo sapevo che non dovevo. Quel giorno, nel 1988, dovevo attaccarmi alla Play (Station) invece di accettare quell’incarico. Eppoi, mentire sull’età, suvvia… che figura!
Ne avevo 16, di anni, e mi spacciai per 19enne, sennò mai più quella signora torinese per bene mi avrebbe dato l’incarico.
La mia “missione” era di convincere gli uffici tecnici del Comune di Torino a fargli aprire un’enorme finestra su di un lato del suo negozio, la cui vetrina dava su di una via secondaria, mentre il muro in questione dava sulla via principale. Ci teneva la signora, per la visibilità… vendeva giocattoli per bambini, e così di perdeva tutto il passeggio sotto i portici, le mamme non notavano mai il suo bel negozio.
Coinvolsi tutte le mie conoscenze e sfoderai le (innate) abilità nelle pubbliche relazioni, ma fu un fallimento. Niente buco nel muro, ed ovviamente niente parcella.
Però imparai un sacco di cose, e soprattutto diedi inizio (presto) ad una carriera che dura tutt’ora, e che spero tramonterà il più tardi possibile, perché mi diverto come un pazzo ad orientare il consenso e ad innovare in questa professione.
Dalle RP alla comunicazione, dalla comunicazione convenzionale a quella non convenzionale e di crisi, da lì alla CSR. E sono 20 anni di passione e fatiche, con mandati in 18 paesi del mondo... Ma - come spiego quando tengo lezioni su questi temi - le idee migliori per i miei Clienti mi vengono al mare, a Capodanno, e non durante lunghi e noiosi meeting in ufficio.
Mi vengono spesso leggendo riviste generaliste, che ti aprono gli occhi su mille cose curiose che succedono su e giù per il pianeta. Ma non ditelo a nessuno: ad alcuni sembra così poco serio…

Per informazioni sul lavoro e sulle idee di Luca Poma e del suo staff: www.creatoridifuturo.it

lunedì 26 ottobre 2009

Sergio Vazzoler. Comunicatore Jazz

50 volti della Comunicazione
50 autoritratti contemporanei

Probabilmente faccio questo lavoro per rispondere a una necessità intima: l’atavica fame di condivisione…
Soltanto un paio di righe per “incorniciare” il mio percorso: ho vissuto un’adolescenza troppo chiusa e riflessiva, troppo seria, anzi seriosa… è stato il dazio che mi sono autoimposto per elaborare il lutto di una perdita ingombrante in età fanciullesca.
Da qui la successiva corsa contro il tempo per liberarmi in fretta dai fardelli dell’autolimitazione e recuperare così gli slanci verso il mondo esterno; è qui che s’inserisce la scelta della comunicazione come ambito di studio, prima, e di professione, poi.

E quindi eccomi qua, poco più di un decennio di lavoro alle spalle nell’area della comunicazione politica, pubblica e istituzionale. Un’area di “nicchia” come si suol dire… per me, più che altro, il “luogo” ideale per distinguere gli abbagli dell’uniformità mediatica dalle mille sfumature dell’identità di persone e organizzazioni, pubbliche o private che siano.
Il mio approccio alla professione – a cui tengo molto – è quello del consigliere del principe, senza alcuna ambizione o tentazione a sostituirmi al principe medesimo (tendenza assai in voga tra molti colleghi…): mi piace lavorare a fianco delle persone, stabilire un rapporto caldo e di fiducia… è in questo modo che si riesce più facilmente a incidere con la comunicazione…
Nella dicotomia celentanesca, sono più “lento” che “rock”… che, poi, nell’approccio professionale si traduce nell’attribuire una fondamentale importanza all’ascolto, restando convinto che la comunicazione diventa efficace e utile soltanto se nasce dall’ascolto strutturato.
Tirando le somme e concludendo il giochino, potrei definirmi un comunicatore "jazz".

Contatto vazzoler at hotmail.com

domenica 25 ottobre 2009

50 volti della Comunicazione

PRanista inaugura questa settimana una galleria di autoritratti con i primi due dei 50 volti della Comunicazione.

50 autoritratti di professionisti del mondo delle relazioni pubbliche e della comunicazione. Sarà una specie di PowerBook dei nuovi volti della comunicazione italiana... scritto direttamente dai protagonisti senza troppe paranoie e, mi auguro, con la voglia di dare un'idea delle mille declinazioni della nostra professione.
Artigiani o scienziati della comunicazione? Innamorati o schiavi del proprio lavoro? Workaholici o perditempo della rete? PR o relatori pubblici? Grafici o designer? Uomini o caporali?

Partiamo domani in ordine assolutamente sparso, anzi relazionale: un volto a settimana, per 50 settimane, sotto lo sguardo severo di Baffo Bernays.

mercoledì 21 ottobre 2009

La miglior comunic@ttrice UK

Miglior PR dell'anno: Joanna Lumley nominata Communicator of the Year ai PRWeek Awards 2009.
L'attrice inglese si è distinta nel 2009 per il suo ruolo nella campagna di sensibilizzazione a favore dei diritti umani in Gurkha, regione del Nepal.

Una campagna che in Italia ha avuto forse un paio di micropezzi sui giornali nazionali. Un'attrice, come migliore comunicatrice, che secondo PRWeek è riuscita a muoversi senza problemi sia su media con audience di massa sia all'interno dei programmi televisivi di alto contenuto politico-sociale.

Blog-Giornali 1-0

da Prima Comunicazione
La classifica dei siti d’informazione Usa: Huffington Post batteWashington Post
21 ottobre 2009 - Nella sezione Documenti di Primaonline.it pubblichiamo la classifica dei primi trenta siti di informazione americani. L'audience di The Huffington Post, il blog/aggregatore di notizie di Arianna Huffington ha superato quella del sito del Washington Post. Lo confermano i dati di settembre di Nielsen Online relativi ai siti di informazione americani, diffusi nei giorni scorsi da Editor & Publisher. Nell'ultimo anno l'Huffington Post è cresciuto del 26%, raggiungendo in settembre 9,4 milioni di utenti unici, mentre il Washington Post è sceso del 29%, a 9,2 milioni.
Clicca qui per la classifica dei primi trenta siti di informazione americani.

Scarica il documento:
- Classifica siti news Usa (doc)

domenica 18 ottobre 2009

Time to Deliver! Uno sforzo di RP enorme


Dal twitter di Barack mi son infilato nel sito barackobama.com direttamente nella sezione dedicata alla riforma sanitaria e in particolare alla campagna di relazioni pubbliche Time to Deliver.
Uno sforzo immane, un progetto di comunicazione che punta sull'engagement diretto dei cittadini che vengono mobilitati contro (o verso) il congresso: 100.000 calls per il congresso, organizza il tuo party Time to deliver, leggi la sintesi della riforma in una pagina, scarica i materiali e promuovi la riforma sanitaria... Assolutamente imperdibile.

Reputazione d'Italia


Negli ultimi mesi si è assistito a un crescendo di attenzione mediatica ineìternazionale nei confronti dell'Italia, soprattutto in merito alle peripezie Silviesche. I giornali esteri “sputtanano l'Italia”? La scorsa settimana, il 13 ottobre, è uscito sul Sole 24 Ore una breve ma interessante riflessione di Miguel Gotor su quanto la “brutta fama del Belpaese” sia in parte spiegabile anche per un'invidia e il persistere di luoghi comuni di cui L'italia è vittima.

La domanda da comunicatori che dobbiamo porci è: in che modo possiamo migliorare la Reputazione d'Italia? Non sarebbe bene anche pensare a un organismo di stato (possibilmente non di governo) che si occupi dell'immagine e della reputazione italiana? Una sorta di task force per la gestione delle RP del paese che persegua una strategia di fondo, che abbia una missione una vision del paese. Non mi risulta attualmente esista, se non come ministero degli Esteri e rete diplomatica.

Sarebbe bello che in questo ambito anche le associazioni professionali e imprenditoriali (Ferpi, Assorel, Assocomunicazione, TP, Unicom, ecc.) offrissero senza nulla pretendere una board di indirizzo per comunicare il paese e migliorarne la reputazione... ma già mentre lo scrivo, mi spuntano mille perplessità.

venerdì 16 ottobre 2009

E Alastair Campbell fece il BerlusKaz?

Anche il più grande spin doctor contemporaneo - almeno per quanto mi pare annusando di tanto in tanto lo star system della comunicazione - Alastair Campbell invita gli inserzionisti a boicottare il Daily Mail... dal suo Twitter:
Ta for letting me know BT, M and S, L'Oreal ads removed from Mail site. Now other advertisers should follow suit. And readers stop buying
Perché? In realtà Campbell si scaglia contro il giornalista del Daily Mail, Paul Dacre, per l'articolo scritto sulla morte dell'ex Boyzone, Stephen Gately, in cui lascia trasparire un atteggiamento omofobico.
E così invita al boicottaggio. Nulla a che vedere con le paturnie di Silviuz.

mercoledì 7 ottobre 2009

Stay Wired! Galatesouly Cordeli@

Bello l'ultimo numero di Wired, in particolare con il Galateo 3000, le regole del comportamento tecnologico per nuovi gentlemen e altri umani altamenti evoluti ovviamente nerdissimamente nerds...

Alcuni consigli li seguirò in pieno, altri li seguivo già: se cade la linea richiama, puoi mandare sms in ciompagnia, non mettere la foto di tuo figlio sul profilo (quando ci sarà), non telefonare mentre sei al wc (solo sms), via l'auricolare (absolutely!), cancella i post che non vuoi, lascia il tuo wi-fi aperto per una rete sempre accessibile a tutti ;-)
E poi ancora stai attento al tuo spazio personale & non scusarti mai per un post infelice. Pardon!

US Blog regolamentati contro l'astroturfing?

Leggo oggi in prima pagina sul Sole 24 Ore che negli Stati Unitila Federal Trade Commission avrebbe intenzione di regolamentare la trasparenza di blog e social network, imponendo agli autori di post che parlano libri e prodotti commerciali di dichiarare se e da chi sono pagati.

L'esigenza in parte condivisibile sta già scatenando reazioni contrarie nella blogosfera che si schiera a favore della libertà di pensiero e espressione; resta il fatto che come tutti sanno il web 2.0 sta diventando uno degli strumenti principali di promozione, utilizzato ampiamente dalle agenzie di relazioni pubbliche, advertising e comunicazione, spesso abusandone.
Esistono, comunque, come segnala De Biase, codici di autoregolamentazione come quello del WOMMA che aiutano a seguire una condotta corretta.

martedì 6 ottobre 2009

Al via i preparativi per il Forum Mondiale delle Relazioni Pubbliche

Ferpi invita i propri soci ed amici ad unirsi alla delegazione italiana che parteciperà al Forum Mondiale delle Relazioni Pubbliche organizzato da Global Alliance il 14 e 15 Giugno 2010 a Stoccolma. Sono aperte le iscrizioni per partecipare.

05/10/2009, Notizie Ferpi, Commenti

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di Toni Muzi Falconi, Florence Castiglioni, Biagio Oppi

Cari Soci e Amici di Ferpi: questa è la migliore proposta che avete mai ricevuto per il vostro futuro professionale e per la crescita della nostra professione. Leggete con attenzione prima di cestinare.

Il gruppo internazionale della Ferpi vi invita caldamente a considerare già oggi (per le ragioni che capirete subito leggendo questa nota) l’opportunità di unirvi a noi e partecipare alla delegazione italiana al prossimo Forum Mondiale delle Relazioni Pubbliche che si svolgerà il 14 e 15 giugno 2010 a Stoccolma, organizzato dalla Global Alliance e dai nostri colleghi svedesi.

L’invito è per un gruppo di 20 partecipanti (naturalmente i primi che si registrano avranno la precedenza) in partenza da Roma (o da Bergamo o Malpensa), sabato 12 giugno, di prima mattina, con rientro a Roma (o Bergamo) la sera di mercoledì 16 giugno.

Il costo tutto incluso (viaggio aereo da e per i due aeroporti italiani a Stoccolma, trenino di 20 minuti alla stazione centrale, 5 minuti a piedi al bellissimo albergo Clarion Signa dove si tiene il Forum, sabato e domenica mattina visita alla città, domenica pomeriggio inizio e apertura del Forum, lunedì e martedì partecipazione al Forum, mercoledì tre incontri con i nostri colleghi di due grandi imprese e una importante amministrazione pubblica svedese) non supererà i 2000 euro per i soci Ferpi (i dettagli dei costi sono in via di studio). Per i non soci il prezzo sarà contenuto entro i 2500 euro.

Le ragioni della fretta sono che il costo di partecipazione al Forum, comprensivo di lunch e dinner di gala, così come le tariffe alberghiere sono bloccate fino a Natale 2009, con tariffe particolarmente vantaggiose per i soci Ferpi.
In più, come immaginate, è la settimana più bella dell’anno in Svezia (giornate più lunghe) e, come forse non sapete, a Stoccolma è anche la settimana del matrimonio reale.

Questa intrigante ed eccitante avventura può cominciare subito anche per voi. Potrete attivamente collaborare a formare il programma, le attività e i risultati di un Forum mondiale come non se ne ricordano, interagendo con il Comitato Organizzatore sul sito dedicato, in uscita nei prossimi giorni.

Il tema generale del Forum è quello della ‘organizzazione comunicativa’, declinata nei suoi diversi componenti fondativi. Il vostro contributo attivo viene così richiesto prima, durante, a conclusione e dopo il Forum.

Prima la discussione si svolge in rete.
Durante si svolge intorno a tavoli di massimo otto colleghi di ogni parte del mondo che discutono fra loro le implicazioni di alcuni stimoli lanciate in sala da alcuni autorevolissimi colleghi di tutto il mondo con forti profili provocativi.
La conclusione del Forum è l’approvazione degli Stockholm Accords, in cui le 65 associazioni nazionali che fanno parte della Global Alliance (e quindi in prima linea anche Ferpi grazie al vostro esempio e contributo), formalizzano il loro impegno a rendere operative le decisioni condivise che, nelle intenzioni del Comitato Organizzatore, porteranno le relazioni pubbliche nel mondo a contribuire con maggiore rilevanza al successo delle organizzazioni e, quindi, ad una migliore reputazione e ad un più elevato rispetto della nostra professione.
Il dopo vi vedrà infine impegnati ad applicare le decisioni condivise a Stoccolma nel vostro lavoro quotidiano e nel renderne edotto i vostri colleghi e interlocutori influenti.

L’organizzazione comunicativa attribuisce alle relazioni pubbliche un ruolo di top management nella co-generazione di culture organizzative coerenti con le accelerate dinamiche della società globale e identifica i percorsi di sviluppo di consapevolezza, abilità e competenze che i professionisti dovranno interiorizzare per assumere questa responsabilità con efficacia.
Viene infatti ritenuta superata la ormai consolidata e lineare catena del valore organizzativo di Michael Porter, verso un modello imperniato invece sul valore del network, inevitabilmente non lineare e caotico e fortemente imperniato sul governo delle relazioni.
Cinque anni di studio dei nostri colleghi svedesi in partnership con università e la contribuzione sperimentale e operativa di una decina fra le massime imprese svedesi, hanno consentito di affermare che il relatore pubblico trova la sua funzione nei diversi ruoli di ‘creatore di sistemi’, di ‘mediatore’, di ‘coach’ e di ‘influenzatore’.

Anche per il formato fortemente interattivo del Forum, questa è una straordinaria opportunità di scambio di esperienze, di networking e di diretta e attiva contribuzione a quello che siamo certi sarà l’esperienza fondativa delle relazioni pubbliche globali di questi primi decenni del nuovo secolo.

Come si può pensare di mancare?

Mandate subito una e-mail a Florence Castiglioni (flocasti@tiscali.it) per dichiarare il vostro interesse. Non è ancora un impegno e non vi chiediamo di anticipare soldi. Ricevuta la vostra espressione di interesse completeremo i dettagli organizzativi e sarete fra i primi a ricevere l’invito diretto all’adesione finale.

Se lo farete subito potremo anche invitarvi a partecipare ad un seminario molto esclusivo che si svolgerà a Milano il 30 novembre tarda mattinata/primo pomeriggio, in tempo e in luogo adatto per poi partecipare alla cerimonia conclusiva dell’Oscar di Bilancio, in cui il prof. Sven Hamrefors, coordinatore dei cinque anni di ricerca dei nostri colleghi svedesi, discuterà dei risultati del suo lavoro con alcuni direttori della comunicazione di grandi imprese italiane e gli studenti del Master Ferpi/Assorel/Iulm.

domenica 4 ottobre 2009

Esiste una comunicazione mediterranea?

Siamo a poche settimane da MedCom, i simposio che farà il punto delle relazioni pubbliche nel Mediterraneo. Pochi giorni fa ho assistito durante il Festival Filosofia alla lezione magistrale di sul pensiero Meridiano, appunto una riflessione filosofica che cerca di legare spazio ad un certo tipo di pensiero (magari contrapposto o complementare al pensiero occidentale dominante o al pensiero arabo, ecc.).
Essendo di formazione comunicatore e geografo adoro pensare che esista una relazione profonda tra spazi, loro rappresentazione e pensiero; di conseguenza anche la disciplina delle relazione pubbliche, che si sviluppa su un'organizzazione della società ispirata a valori precisi (il riconoscimento degli interessi legittimi dei gruppi, i valori democratici, l'etica, ecc.) può e deve avere legami profondi con il luogo e il contesto culturale in cui si sviluppa.
Qui casca ahimé l'asino e gli asini, che poi saremmo noi.
Le relazioni pubbliche sia nella loro pratica sia nella loro elaborazione teorica, almeno fino a che Toni Muzi Falconi non ha dato un suo contributo, sono prettamente una filiazione anglosassone e americana in particolare.
Non vi è dubbio che le relazioni pubbliche scaturiscano da una società liberale in cui i gruppi di interesse cercano di relazionarsi ai propri pubblici influenzando opinion leader, eccetera eccetera.
Ora quello che noi possiamo cercare di capire è come vengano declinate le relazioni pubbliche alle nostre latitudini. Nello specifico forse possiamo individuare un minimo comune denominatore italiano nel modo di fare relazioni pubbliche - ma su questo occorrebbe aprire un lungo dibattito. Forse possiamo individuare un'attitude mediterranea, che ha a che vedere con una maggiore intensità delle relazioni, meno fredda e più calda: laddove i nostri colleghi americani e inglesi sono più business focused, noi siamo forse più focalizzati sulla relazione personale e come noi forse anche (ma qui ci metto tutta la mia ignoranza) i francesi e gli spagnoli. Tuttavia pare difficile individuare un tratto comune sulla latitudine mediterranea che riguardi le relazioni pubbliche, se non (e questo è evidente) una comune arretratezza rispetto ai mercati più avanzati: agenzie molto trasversali che mischiano pubblicità-relazionipubbliche-comunicazione integrata; professionisti spesso ibridi a cavallo tra la professione del relatore pubblico e del giornalista, conflitto di interessi che si verifica sì in Inghilterra (vd. Campbell) ma che nell'esercizio della professione viene perlomeno distinto (insomma non si esercitano allo stesso momento le due professioni)... e così via
Allo stesso modo sarebbe interessante, riprendendo anche gli spunti e le riflessioni di un geografo come Franco Farinelli e di un filosofo come Deleuze (Geofilosofia in Che cos'è la Filosofia) per individuare quali punti possano accomunare pensiero, luogo/spazio e comunicazione (quindi pratiche professionali delle rp).

MedCom 2009: lo stato delle Rp nel Mediterraneo

Fervono i preparativi del primo Simposio Intermediterraneo sulle RP che si svolgerà a Catania il 13 e 14 Novembre prossimi. I soci Ferpi e tutta la comunità professionale sono invitati a partecipare a questo importante appuntamento che rilancia il ruolo strategico delle Rp in Italia e nello scenario internazionale.

sabato 3 ottobre 2009

Relax con West Wing

Ho appena scaricato e cominciato a guardare West Wing, Tutti gli uomini del presidente, serie tv americana andata in onda tra il 1999 e il 2006, dove è rilevante il ruolo ovviamente di spin doctors, portavoci, responsabili comunicazione, consulenti politici...
Mi sembra molto veritiero e simile alla realtà, paragonandolo a The Blair's Years di Alastair Campbell che mi trascino a fatica nonostante sia assolutamente interessante e offra spunti di riflessione molto profondi sia sulla professione in generale sia sul rapporto tra consulente e committente.

Nuovo blog

Dal 2 gennaio pubblico i miei post su  https://pranista.blog/