Prendo lo spunto da un commento di TMF su Ferpi.it riguardo alla crisi e a come le RP debbano intervenire e possano aiutare, per un appunto sui temi della paura e della fiducia che mi sembrano centrali nel sistema nervoso mediale di oggi.
Toni riprende due interventi di Garbagnati e Phillips:
"Entrambi però convergono nel ritenere che: La crisi è globale. La crisi è duratura. La crisi investe tutta l’economia, il sociale e il politico..."
"...lo strappo intervenuto dei nostri concetti di tempo e di spazio dovuto all’avvento e alla diffusione pervasiva delle tecnologie ICT ha alimentato e prodotto la globalizzazione..."
"Se però parliamo di discontinuità non possiamo certo farla nascere nei mesi scorsi, ma dobbiamo risalire alle origini che sono, per l’appunto, rintracciabili in quella rivoluzione tecnologica."
"...lo strappo intervenuto dei nostri concetti di tempo e di spazio dovuto all’avvento e alla diffusione pervasiva delle tecnologie ICT ha alimentato e prodotto la globalizzazione..."
"Se però parliamo di discontinuità non possiamo certo farla nascere nei mesi scorsi, ma dobbiamo risalire alle origini che sono, per l’appunto, rintracciabili in quella rivoluzione tecnologica."
La soluzione alla crisi individuata da Toni riguarda l'integrazione di due certezze individuate dalla ricerca delle RP. Le due certezze delle RP sono:
a- il paradigma generale di riferimento non può che essere quello dei principi generici e delle applicazioni specifiche di cui abbiamo qui più volte scritto;
b- il modello organizzativo non può che essere quello del ‘governo delle relazioni’ di cui parla David Phillips qui sopra, e che da diversi anni rappresenta uno dei filoni di maggiore tematizzazione di questo sito.
Completamente d'accordo su entrambi i punti aggiungo che le RP (e il professionista di comunicazione) debbano oggi confrontarsi sempre più con una forma di schizofrenia sociale che impaurisce il nostro committente a cui dobbiamo dare strumenti per relazionarsi con fiducia: strumenti di ascolto e rilevazione da un lato; strumenti di relazione e comunicazione dall'altro.
Mi pare di assistere ad una mutazione generale dell'opinione pubblica non solo in tanti pubblici, ma iuttosto in un vero e proprio sistema nervoso che in un momento di discontinuità reagisce schizofrenicamente agli input mediali alternandosi su due poli opposti: euforia e paura. Torri gemelle da un lato, Obama dall'altro. Terrorismo, euforia finanziaria.
Trattandosi, credo, di un problema di relazione e di gestione delle relazioni, le RP sono chiamate a dare un apporto fondamentale alle organizzazioni (aziende e enti pubblici). Allo stesso tempo soprattutto nella fase di consulenza il nostro ascolto non dovrebbe sfociare nella psicoterapia, anche se ultimamente...
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