Le relazioni pubbliche sono un moltiplicatore incredibile di opportunità, conoscenze, lavori. E vanno interpretate e messe in pratica così. Facendoci link, applicandoci connettivamente ad ogni nostra attività. Evitando sì conflitti d'interessi con il massimo della trasparenza, ma diventando linkatori - linkerz - di persone, aziende e progetti.
Alcuni personaggi sono più linkerz di altri: personaggi molto portati a moltiplicare le conoscenze. Veri e propri social network reali, nodi connettivi. Ne sto conoscendo alcuni che hanno una capacità impressionante di sviluppare e creare reti di conoscenze. Sperando di non perdermici.
Altri invece proprio no: altri son negati, anche nel nostro mestiere, per questo tipo di ruolo.
E' quindi necessario individuare la tipologia di pr con cui entriamo in contatto e ovviamente investire energie nelle reti che ben promettono di accrescere la reputazione e le relazioni dei nostri clienti.
Infine
Morale/Sfogo personale: è proprio un bel lavoro il nostro. Strategico, creativo, operativo, a contatto con tante persone, stimolante, in grado di solleticare curiosità.
E' anche faticoso. Labour intensive dice Toni... sì, Toni, parecchio intensive. Come dicevo a Giancarlo, collega nonché direttore di Ferpi.it e del magazine, quando mi scriveva ieri a serata inoltrata "sono ancora al lavoro": "Labour Intensive? Molto labour e poco capital!"
Luca Dallaturca "Linkerz di professione".
RispondiEliminaDa anni perseguo un'attività irrealizzabile senza un network di professionisti dalle specializzazioni più disparate.
La mia esperienza ha suscitato parecchio interesse nei meandri scollegati dell'imprenditoria italiana. Il linkatore è una realtà Biagio, una realtà fortissima che crea network di professionisti, attività imprenditoriali e produttive. Essa dev'essere coordinata come un'azienda o come una famiglia con sensibilità, buonsenso e soprattutto con la motivazione data dalla condivisione dei risultati morali ed economici.
Potrei scrivere tanto sul "segreto" del mio successo, inteso non solo dal punto di vista economico, ma di metodo.
Attualmente opero con un insieme di professionisti molto importante che va dall'architettura, agli spin-off universitari per gli studi di acustica, ai laboratori universitari per le consulenze marketing, a illuminotecnici, copyrighter, grafici per la corporate aziendali, sviluppatori web, aziende produttrici di ogni sorta, consulenti multimediali, ecc...
La nostra età media è appena superiore a 30 anni e la relazione con clienti e imprenditori sta diventando un patrimonio condiviso di tutti i membri del gruppo senza conflitti di interesse.
Ora abbiamo deciso di condividere anche la comunicazione, creando marchio che trasmetta la nostra filosofia, non trascurando la necessità di inviare nuovi inviti...
Non credo sia il caso di andare oltre in questa fase. Se ritieni di approfondire l'argomento sono a completa disposizione.