Oggi ho letto una bella riflessione di Gabriele Pedullà sul Domenicale del Sole, "Riappropriamoci dei saperi. I nemici delle discipline umanistiche non sono la fisica o la matematica ma gli pseudosaperi della «comunicazione». Torniamo ai contenuti"
Mi è piaciuto molto, nonostante la dichiarata ostilità agli pseudosaperi della comunicazione (più interessati al packaging che al contenuto... comunicatore di un sapere che non possiede e che nessuno si preoccupa di trasmettergli; come afferma l'autore) perché mi pare che colga diversi punti importanti:
- l'importanza degli studi umanistici e dell'educazione liberale nel mondo contemporaneo (in particolare per un paese come l'Italia che potrebbe sfruttarla come risorsa culturale e economica);
- il valore del liceo classico e della formazione umanistica italiana;
- infine i due caratteri distintivi della formazione umanistica, percezione della distanza e sensibilità linguistica, come strumenti per confrontarsi con le generazioni che furono e concepirsi come anello di questa catena di generazioni.
Tramite questo link un post con il testo completo
Chi è Gabriele Pedullà? Leggi qua.
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