Il Carnevale Bunga Bunga è una vergogna. Non è moralismo. E’ davvero una vergogna. Dal punto di vista professionale (sono relatore pubblico e le strategie di marketing turistico-territoriale fanno parte della mia attività avorativa quotidiana) oltre che dal punto di vista di chi è centese.
Che si usino queste tattiche (modello Barnum diremmo accademicamente noi RP) per promuovere un evento aziendale o una discoteca, amen.
Che invece questa sparata e l’evento in questione (il Carnevale di Cento) siano funzionali a una strategia di marketing turistico e territoriale, essendo il principale evento di promozione del territorio, è una VERGOGNA.
Non è accettabile che, per associare al brand del territorio il BUNGA BUNGA, possano essere spesi soldi di
- enti pubblici (Provincia e Comune),
- Camera di Commercio,
- Carice, la principale banca del territorio
- e tutti coloro che legano al territorio il proprio prodotto (i vari produttori dell’agroalimentare) nonché gli altri sponsor.
Mi ferisce che il cittadino centese non abbia un minimo di orgoglio; mi stupisce negativamente che coloro che danno la possibilità a questa manifestazione di svolgersi non abbiano il pudore di legare il proprio marchio a uno dei momenti più bassi e triviali dell’intera storia pubblica italiana.
Spero che nei prossimi giorni ci si svegli e si faccia pressione affinché l’organizzatore si renda conto che qui non si tratta di amicizia nei confronti di Lele, ma di un danno reputazionale irrecuperabile. Cercate su Google News (sia Italia sia estero) bunga bunga, berlusconi, eccetera. Non credo serva altro.
Con cordialità, se mi consente…
Biagio
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