lunedì 28 febbraio 2011

Lo spot PRO-Nucleare leggermente riveduto e corretto, ma molto leggermente

Dopo la batosta del giurì, il Forum del Nucleare ripropone lo spot. In realtà lo spot serve più che altro a creare partecipazione (quindi anche irritazione) e non tanto a confrontare idee, dato che la decisione è presa e oggi serve creare l'idea che c'è stato un dibattito. 
In Belgio gli spot - quelli che ho visto - erano anche più equilibrati, ma sanzionare mi sembra esagerato dato che lo spot è pagato dal Forum.
In passato avevo parlato della campagna di RP sul Nucleare due anni fa (quanto tempo è passato!!!) e a dicembre. Voglio solo ricordare la bellissima intervista di Paolo Iammatteo di Enel a Prima Comunicazione che spiegava la campagna pro-nucleare.



Questo il post che trovate sul sito del Forum: 

Una nuova versione dello spot del Forum Nucleare è ora disponibile nel sito internet www.forumnucleare.it. Come anticipato nei giorni scorsi, il Forum ha deciso di modificare il filmato in base alla motivazione della decisione n. 12 del 18 febbraio 2011 assunta dal Giurì di autodisciplina pubblicitaria e delle osservazioni del Comitato di Controllo in merito, inserendo un chiaro riferimento alla propria posizione pro-nucleare.

Poiché il Giurì non ha censurato i contenuti e la sostanza della nostra comunicazione – come invece i nostri detrattori hanno strumentalmente cercato di far credere – lo spot è rimasto identico a quello trasmesso ma contiene in questa versione l’affermazione “Noi siamo favorevoli”, a cui si aggiunge una domanda rivolta allo spettatore: “E tu?”. Sottolineiamo che il mancato riferimento alla posizione pro nucleare del Forum non era stata inserita nella precedente versione perché era nostra intenzione essere equilibrati, dando pari dignità alle due posizioni: favorevoli e contrarie.

Del tutto prive di fondamento sono quindi le reiterate dichiarazioni di quanti pretenderebbero una comunicazione sui temi del nucleare in linea esclusivamente con le loro idee, non riuscendo evidentemente a sopportare che vi sia spazio anche per altre posizioni; come per altro avviene in tutto il resto del Mondo.

domenica 27 febbraio 2011

Un bel blog? Dis.amb.iguando

Molto interessante e molto partecipato, il blog di Giovanna Cosenza Professoressa di semiotica a Scienze della Comunicazione di Bologna: DIS.AMB.IGUANDO.
Tratta temi di attualità declinandoli e analizzandoli dal punto di vista della comunicazione, della narrazione e dei risvolti semiologici.
Un po' accademica per certe cose, cioè non markettara come un comunicatore professionista, ma sicuramente molto ben scritto e interessante. In grado di offrire spunti
di riflessione critici e utili.

mercoledì 23 febbraio 2011

martedì 22 febbraio 2011

Il Mediterraneo ribolle... che cosa possiamo fare

Credo che i Relatori Pubblici possano svolgere un ruolo in questo momento di sconvolgimento dell'area mediterranea.
I ragazzi che son scesi in piazza in Tunisia, Egitto, Libia,(ma anche in Baherein, in Marocco, in Iran) per la fame, per il lavoro, per la democratizzazione dei loro paesi non riceveranno aiuti concreti dai nostri stati europei così preoccupati dal crollo dell'equilibrio di politica internazionale dell'area mediterranea e medio-orientale.
Tuttavia noi professionisti di relazioni pubbliche un ruolo possiamo svolgerlo. Possiamo impegnarci a dare ai nostri futuri colleghi di questi paesi l'opportunità di confrontarsi con noi e di venire a lavorare con noi.
Si tratta di ospitare studenti, di offrire loro tirocini formativi e di incoraggiare lo scambio delle università italiane con le università dell'area. E' una cosa da fare oggi, subito.
Non si tratta di mera solidarietà. Si tratta di contribuire a sviluppare relazioni con i nostri futuri colleghi e di contribuire a sviluppare il settore delle relazioni pubbliche che nella funzione di rappresentanza degli interessi è un motore fondamentale nella modernizzazione di un paese.
Sono studenti che saranno colleghi che diventeranno nel futuro prossimo i nostri interlocutori e che contribuiranno a rafforzare le nostre relazioni nell'area mediterranea.
Non è solo solidarietà. E' anche lungimiranza. MedCom ha inaugurato un cammino importante dell'Italia nel panorama mediterraneo delle relazioni pubbliche. Ora tocca un po' a tutti noi... anche per riuscire a compensare i danni che i legami con quei regimi ci porteranno negli anni a venire.

lunedì 21 febbraio 2011

Museum of brands, packaging and advertising... un po' un pack!

Ci sono stato la settimana scorsa in un weekend londinese tra ryanair & booking.com: Museum of brands, packaging and advertising di Londra.
Alla domenica mattina siamo stati a Notting Hill per visitare il mercato di Portobello Rd e in realtà per andare a visitare questo museo che da tempo speravo di visitare. Ci avevo provato nel 2008 durante il Notting Hill Carnival quando però lo trovai chiuso.
Era un pezzo che ci andavo dietro... che delusione però!

In realtà si tratta di un piccolo museo più che altro dedicato al packaging, con una marea di confezioni, qualche bella scheda storica e di costume ma pochissimo dedicato al brand e all'analisi del brand e della pubblicità, a parte per un paio di sezioni dedicate al confronto temporale e all'evoluzione di alcune marche tra cui CocaCola, Guinness, ..bla bla.

Non merita tutte le aspettative che mi ero creato, però non ho mai trovato cose simili; quanto vorrei visitare qualche bel museo dedicato a advertising, relazioni pubbliche e comunicazione d'impresa. A Torino quando sono stato al castello di Rivoli ho visto una bella esposizione di arte contemporanea, ma non c'era nulla di quello che era annunciato sul sito.
Chissà che per studiare e omaggiare una tradizione così importante come quella italiana in Italia non si riesca a farne uno.

Errori in conferenza stampa! Terìbbile!

Come mi segnala via mail il collega Ventoruzzo:
un filmato educativo su rischi delle conferenze stampa. Cosa non fare! Le hanno proprio fatte tutte.
Da tenere e conservare… È drammatica. Una cosa terribile. Ma vedila fino alla fine… perché c’è una piccola ma grande sopresa!

sabato 19 febbraio 2011

giovedì 17 febbraio 2011

Ancora su Cento. Bene o male purché se ne parli? Una boiata pazzesca

E' il modello Barnum delle relazioni pubbliche, quello del press agent. Lo conosciamo tutti, in maniera più o mano creativa: Barnum era un maestro e c'è un bellissimo libro di Borkowski The Fame Formula che ripercorre gli stunts più importanti e leggendari della storia dello spettacolo, dove si è sviluppata la professione del press agent evolutasi come modello in quella del relatore pubblico. Ma erano altri tempi e altri settori... il circo.

Bene o male purché se ne parli oggi non sta più in piedi con la costruzione di un brand: figuriamoci un brand territoriale. E' per quello che mi prudono le mani quando sento che una manifestazione come il Carnevale di Cento possa fungere a costruire la reputazione di un marchio territoriale e mi fa ridere che con questa idea, oltre a sputtanare la ridente cittadina, gli vengano legati marchi dell'agroalimentare legati al territorio e/o marchi che (dovrebbero) tenere alla reputazione come banche ed enti pubblici. La reputazione si crea e vale sul lungo periodo.
Se l'idea è quella di uscire sui giornali non c'è nulla di più facile; ma non esiste un valore per il brand, si tratta di un risultato effimero. Oggi quello che conta è il valore di un brand, l'attaccamento che crea, i sentimenti che evoca, la capacità di muovere e commuovere. Ma non dalle risate.

PS:  "There is only one thing in life worse than being talked about, and that is not being talked about" è la citazione esatta di Oscar Wilde, ma si riferisce ad altro che alla creazione o alla reputazione di un brand.

martedì 15 febbraio 2011

NO a Cento Bunga Bunga!

Sinceramente sono colpito da questa sorta di autocensura che ci prende. A noi centesi.
Il Carnevale Bunga Bunga è una vergogna. Non è moralismo. E’ davvero una vergogna. Dal punto di vista professionale (sono relatore pubblico e le strategie di marketing turistico-territoriale fanno parte della mia attività avorativa quotidiana) oltre che dal punto di vista di chi è centese.
Come ci vedono "bene" all'estero
Che si usino queste tattiche (modello Barnum diremmo accademicamente noi RP) per promuovere un evento aziendale o una discoteca, amen.
Che invece questa sparata e l’evento in questione (il Carnevale di Cento) siano funzionali a una strategia di marketing turistico e territoriale, essendo il principale evento di promozione del territorio, è una VERGOGNA.

Non è accettabile che, per associare al brand del territorio il BUNGA BUNGA, possano essere spesi soldi di
- enti pubblici (Provincia e Comune),
- Camera di Commercio,
- Carice, la principale banca del territorio
- e tutti coloro che legano al territorio il proprio prodotto (i vari produttori dell’agroalimentare) nonché gli altri sponsor.
Mi ferisce che il cittadino centese non abbia un minimo di orgoglio; mi stupisce negativamente che coloro che danno la possibilità a questa manifestazione di svolgersi non abbiano il pudore di legare il proprio marchio a uno dei momenti più bassi e triviali dell’intera storia pubblica italiana.
Spero che nei prossimi giorni ci si svegli e si faccia pressione affinché l’organizzatore si renda conto che qui non si tratta di amicizia nei confronti di Lele, ma di un danno reputazionale irrecuperabile. Cercate su Google News (sia Italia sia estero) bunga bunga, berlusconi, eccetera. Non credo serva altro.

Con cordialità, se mi consente…
Biagio

mercoledì 9 febbraio 2011

Brain Rules for Presenters

Ottima lezione per preparare presentazioni.

Leggendo ri-leggendo

Sto rileggendo un paio di classici imperdibili: Propaganda di Edward Bernays e I Persuasori Occulti di Vance Packard.

Pensavo di leggere cose vecchie e scontate. E invece no. Ovvio, di mezzo ci sono 50 anni per il libro di Packard e 80 anni per il libro di Bernays. Ma alcuni passaggi sono senza tempo. E a volte penso che ci siamo scordati dei pezzi...

Un epigrafe l'incipit di Bernays: “La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle idee delle masse è un aspetto importante del funzionamento di una società democratica”.

Nuovo blog

Dal 2 gennaio pubblico i miei post su  https://pranista.blog/