Saranno sempre di più. Da Sircana a Cosimo Mele, da Max Mosley alla D'Addario, da Noemi a Marrazzo, il futuro prossimo venturo è scritto: Black PR.
L'equazione è multipla ma semplice:
- video/info-controllo globale e permanente, conseguenza diretta di tecnologie sempre più evolute, più nano, più diffuse, più economiche;
- crisi dei media tradizionali e quindi ossessiva ricerca dello SCOOP
- impoverimento della professione giornalistica tradizionale
- innalzamento della soglia di attenzione del lettore/spettatore
- personalizzazione della competizione per la ricerca del consenso (elettorale, manageriale, consumistico) e conseguente utilizzo di strumenti per danneggiare gli avversari
Tutto porta a pensare che aumenteranno sempre di più i casi di scandali sexy, aiutati da operatori dell'info-comunicazione (sarebbe interessante indagare la convergenza tra agenzie investigative e/o d'informazione, ag. di comunicazione, press agent, paparazzi, ecc.) la necessità di materiale video/fotografico per i navigatori vouyeristi (basti pensare a Repubblica.it che ha visto crollare i click da quando ha tolto le gallerie di immagini sexy in home page). Sembra che gli unici a non rendersene conto siano proprio i protagonisti della vita pubblica cascati negli ultimi scandali, come pisquamoni direbbero dalle mie parti.
Il lato positivo è che l'aumentata vulnerabilità impone una maggiore trasparenza e comportamenti più corretti. Non è possibile ormai per un uomo/donna pubblico/a pensare di rinchiudere la propria vita privata in un torrione di segretezza.
Quindi l'invito agli uomini pubblici, senza alcun riferimento a Marrazzo, è: scegliete la Retta Via.
Il lato positivo è che l'aumentata vulnerabilità impone una maggiore trasparenza e comportamenti più corretti. Non è possibile ormai per un uomo/donna pubblico/a pensare di rinchiudere la propria vita privata in un torrione di segretezza.
Quindi l'invito agli uomini pubblici, senza alcun riferimento a Marrazzo, è: scegliete la Retta Via.
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