Si tratta di una bella sfida di comunicazione pubblica. E non solo dato che coinvolgerà la comunicazione (ir?)responsabile anche di Big Pharma.
Non credo tuttavia che oggi non si sia scatenato il panico grazie ad un presunto senso di responsabilità dei media italiani; giornali, tv e radio saranno prontissimi e rapacissimi appena sarà il tempo giusto. Per ora non se ne è parlato perché in agosto il mood mediatico era quello del pettegolezzo e della polemichina... per panico e angoscia c'è tempo: da metà settembre in avanti sui nostri schermi.
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