Non escluderei il link rincoglionimento delle masse-servizi di intelligence - dittature, posto che in Venezuela la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) sta operando in maniera quanto mai bananesca.
Ma a parte gli scherzi c'è un vecchio adagio di Pippo Baudo (vero stratega massmediatico italiano) che ha influenzato tutti i programmatori di palinsesti televisivi e non: in estate gli italiani vogliono canzonette e pochi pensieri.
Se sia nato prima l'uovo (tv leggera e tutti i media a ruota) o la gallina (il sempiterno rina-to Pippobaudo) non ha senso indagarlo. E' così.
In realtà, nonostante DallaTurca richiami nefandezze pierresche, i PR - eccetto i press agent di vip e pseudovip - sono molto inattivi d'estate e a torto: sarebbe il periodo buono perché in realtà la gente legge di più sotto l'ombrellone (anche le cronache locali). Non ho sotto mano i dati quantitativi (diffusione e lettori) splittati per mesi, ma ricordo dati qualitativi che testimoniavano che perlomeno gli italiani passavano più tempo sui singoli articoli: quindi durante l'anno la lettura è più veloce, d'estate è più lenta e approfondita. Addirittura sotto l'ombrellone si verifica una lettura partecipativa e discussa - molto interessante per le ricadute di passaparola che ingenera.
Di quali argomenti si parla?
Oggettivamente il gossip e la velinata sono il minimo comun denominatore e quindi è più facile discutere insieme a sconosciuti di argomenti neutri come questi, rispetto invece a questioni politiche "alte" o addirittura culturali.
Mi sembra però che quest'anno ad esempio sia emerso un tema rimosso da tempo, la cosiddetta questione meridionale, che volendo o no è decisiva per lo sviluppo del paese: e l'opinione pubblica sta attivamente partecipando. Anche se l'opinione pubblica non è "tutti gli italiani", ma chi elabora e discute, chi fa opinione, ecc. non si può non rimanere stupiti del fatto che un tema così importante sia al centro del dibattito pur in periodo agostano.
Questi spunti riguardavano i mass media e i loro temi, ma occorrerebbe approfondirli, con analisi e non sarebbe così inutile anche per il lavoro di chi opera sui media e sugli opinion leader. per quanto riguarda invece i cosumi culturali mi dispiace contraddire Fortino, ma in estate - i dati lo dimostrano - aumentano vendite di libri, visite a musei, visite alle città d'arte, presenze a concerti e festival. Sarà perché la gente ha più tempo libero; ma sarà anche che non è così tragicomicamente media come la si pensa.
Ma a parte gli scherzi c'è un vecchio adagio di Pippo Baudo (vero stratega massmediatico italiano) che ha influenzato tutti i programmatori di palinsesti televisivi e non: in estate gli italiani vogliono canzonette e pochi pensieri.
Se sia nato prima l'uovo (tv leggera e tutti i media a ruota) o la gallina (il sempiterno rina-to Pippobaudo) non ha senso indagarlo. E' così.
In realtà, nonostante DallaTurca richiami nefandezze pierresche, i PR - eccetto i press agent di vip e pseudovip - sono molto inattivi d'estate e a torto: sarebbe il periodo buono perché in realtà la gente legge di più sotto l'ombrellone (anche le cronache locali). Non ho sotto mano i dati quantitativi (diffusione e lettori) splittati per mesi, ma ricordo dati qualitativi che testimoniavano che perlomeno gli italiani passavano più tempo sui singoli articoli: quindi durante l'anno la lettura è più veloce, d'estate è più lenta e approfondita. Addirittura sotto l'ombrellone si verifica una lettura partecipativa e discussa - molto interessante per le ricadute di passaparola che ingenera.
Di quali argomenti si parla?
Oggettivamente il gossip e la velinata sono il minimo comun denominatore e quindi è più facile discutere insieme a sconosciuti di argomenti neutri come questi, rispetto invece a questioni politiche "alte" o addirittura culturali.
Mi sembra però che quest'anno ad esempio sia emerso un tema rimosso da tempo, la cosiddetta questione meridionale, che volendo o no è decisiva per lo sviluppo del paese: e l'opinione pubblica sta attivamente partecipando. Anche se l'opinione pubblica non è "tutti gli italiani", ma chi elabora e discute, chi fa opinione, ecc. non si può non rimanere stupiti del fatto che un tema così importante sia al centro del dibattito pur in periodo agostano.
Questi spunti riguardavano i mass media e i loro temi, ma occorrerebbe approfondirli, con analisi e non sarebbe così inutile anche per il lavoro di chi opera sui media e sugli opinion leader. per quanto riguarda invece i cosumi culturali mi dispiace contraddire Fortino, ma in estate - i dati lo dimostrano - aumentano vendite di libri, visite a musei, visite alle città d'arte, presenze a concerti e festival. Sarà perché la gente ha più tempo libero; ma sarà anche che non è così tragicomicamente media come la si pensa.
Caro Pranista,
RispondiEliminaintanto lasciami dire che essere citato nel tuo blog è per me un piacere ed un onore.
Detto ciò, riporto di seguito per intero la risposta già postata sul mio blog:
"Carissimi,
intanto grazie, come sempre, perchè con commenti di così alta qualità contribuite ad alzare il livello di questo spazio a cui tengo molto.
Detto questo, volevo sottolineare un paio di cose, prima di entrare nel merito dei vostri pareri:
1) Le mie non sono crociate, ma opinioni
2) Non penso che la gente sia "media", ma bensì che l'insieme della popolazione italiana, fatta di persone di grandissimo spessore ed altre di grandissime mediocrità, crei una "media" non all'altezza della storia del nostro paese
Detto questo, a fronte dei vostri commenti molto ben argomentati e sicuramente per buona parte condivisibili, vi dirò che mi ci sarei rispecchiato al 100% fino a pochi anni fa, ma il tempo passa ed invecchiando si diventa effettivamente un po' cospirazionisti.
E quindi, quando una volta guardando Emilio Fede censurare uno scandalo Berlusconiano passando con disinvoltura a parlare del tempo o del traffico, pensavo sorridendo "guarda te questo che si inventa...", ora penso "lui lo fa sfacciatamente, senza vergogna... ma gli altri?". Gli altri sono quelli che hanno censurato in questi anni ogni tipo di scandalo o notizia avversa a qualsiasi governo (quando invece i giornali esteri titolavano con le stesse in prima pagina), al solo scopo di accontentare chi sta al potere... ed il motivo è semplice e non lo scopro certo io: vengono messi lì proprio dai partiti (e questa non è una opinione né una teoria cospiratoria, ma un dato di fatto. O in Rai improvvisamente non è più così?).
Chiusa questa parentesi, vi do sostanzialmente ragione: in realtà credo anch'io che il motivo principale sia proprio il fatto che i media, per usare le parole di Luca, "esasperino lo stato d'animo" del vacanziere, creando un circolo vizioso per cui l'Italiano cerca spensieratezza, i Media promuovono una spensieratezza esasperata, l'Italiano cerca di conseguenza ancora più spensieratezza... e via dicendo... Il fatto comunque che ci sia un'inversione di tendenza, come da quanto riportato dal Pranista, non lo metto in dubbio e non può che farmi piacere, credo dimostri che, alla lunga, la mediocrità non paga, neppur se propinata costantemente.
Concludo dando ancora ragione ad una affermazione fin troppo ovvia: sono un Italiano Sociofobico"