Rispondo al
post di Marco Fortino sul presunto
rincoglionimento estivo delle masse italiche soprattutto concentrandomi sugli aspetti più comunicativi e mediatici.
Non escluderei il link rincoglionimento delle masse-servizi di intelligence - dittature, posto che in Venezuela la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) sta operando in maniera quanto mai bananesca.
Ma a parte gli scherzi c'è un vecchio adagio di Pippo Baudo (vero stratega massmediatico italiano) che ha influenzato tutti i programmatori di palinsesti televisivi e non: in estate gli italiani vogliono canzonette e pochi pensieri.
Se sia nato prima l'uovo (tv leggera e tutti i media a ruota) o la gallina (il sempiterno rina-to Pippobaudo) non ha senso indagarlo. E' così.
In realtà, nonostante DallaTurca richiami nefandezze pierresche, i PR - eccetto i press agent di vip e pseudovip - sono molto inattivi d'estate e a torto: sarebbe il periodo buono perché in realtà la gente legge di più sotto l'ombrellone (anche le cronache locali). Non ho sotto mano i dati quantitativi (diffusione e lettori) splittati per mesi, ma ricordo dati qualitativi che testimoniavano che perlomeno gli italiani passavano più tempo sui singoli articoli: quindi durante l'anno la lettura è più veloce, d'estate è più lenta e approfondita. Addirittura sotto l'ombrellone si verifica una lettura partecipativa e discussa - molto interessante per le ricadute di passaparola che ingenera.
Di quali argomenti si parla?
Oggettivamente il gossip e la velinata sono il minimo comun denominatore e quindi è più facile discutere insieme a sconosciuti di argomenti neutri come questi, rispetto invece a questioni politiche "alte" o addirittura culturali.
Mi sembra però che quest'anno ad esempio sia emerso un tema rimosso da tempo, la cosiddetta questione meridionale, che volendo o no è decisiva per lo sviluppo del paese: e l'opinione pubblica sta attivamente partecipando. Anche se l'opinione pubblica non è "tutti gli italiani", ma chi elabora e discute, chi fa opinione, ecc. non si può non rimanere stupiti del fatto che un tema così importante sia al centro del dibattito pur in periodo agostano.
Questi spunti riguardavano i mass media e i loro temi, ma occorrerebbe approfondirli, con analisi e non sarebbe così inutile anche per il lavoro di chi opera sui media e sugli opinion leader. per quanto riguarda invece i cosumi culturali mi dispiace contraddire Fortino, ma in estate - i dati lo dimostrano - aumentano vendite di libri, visite a musei, visite alle città d'arte, presenze a concerti e festival. Sarà perché la gente ha più tempo libero; ma sarà anche che non è così tragicomicamente media come la si pensa.