Riprendendo le riflessioni di qualche giorno fa su quale modello di business per le Relazioni Pubbliche mi ha assalito un atroce dubbio:
noi relatori pubblici dobbiamo considerarci soggetti attivi nel settore della comunicazione o nella consulenza di management? Con le conseguenze che questo comporta...
Ovviamente dipende da ognuno di noi, quali competenze si attribuisce e quali servizi offre. Chi ritiene di essere capace e di fare l'addetto stampa è ovvio che è principalmente sarà comunicatore; ma chi comincia a influire sulla fase di envisioning o definisce la strategia di governo delle relazioni degli stakeholder non è più solo un comunicatore. Il suo rapporto con il cliente sarà principalmente consulenziale e meno di fornitura di servizi.
Banalissimo a dirsi... ma personalmente molto illuminante.
Grazie a Marketing Myopia, Theodore Leavitt, in edicola con Il Sole 24 Ore a 6,90 eurini.
noi relatori pubblici dobbiamo considerarci soggetti attivi nel settore della comunicazione o nella consulenza di management? Con le conseguenze che questo comporta...
Ovviamente dipende da ognuno di noi, quali competenze si attribuisce e quali servizi offre. Chi ritiene di essere capace e di fare l'addetto stampa è ovvio che è principalmente sarà comunicatore; ma chi comincia a influire sulla fase di envisioning o definisce la strategia di governo delle relazioni degli stakeholder non è più solo un comunicatore. Il suo rapporto con il cliente sarà principalmente consulenziale e meno di fornitura di servizi.
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