Mentre prima Enzo Ferrari tendeva a gestire i rapporti con i giornalisti in maniera molto parca e riservata, dando un "premio" al giornalista che si comportava bene (dove il premio consisteva nel concedergli tempo e qualche battuta) con Montezemolo negli anni '70 le cose cambiano
La gestione dei giornalisti (prima spesso in mano a Ferrari stesso, a Forghieri e Gozzi, uomo di fiducia del grande vecchio) diventa una gestione di relazioni pubbliche vera e propria in cui il giovane Montezemolo può permettersi di dire cose che prima gli altri non si azzardavano neppure a pronunciare - come confessa Forghieri - e questo anche grazie all'imprimatur dell'Avvocato.
Mi piaceva condividere questo amarcord di relazioni pubbliche anni '70, che è emerso l'altro giorno a Modena terra di Motori durante la presentazione del libro Trent'anni di Ferrari e oltre di Forghieri e Buzzonetti.La gestione dei giornalisti (prima spesso in mano a Ferrari stesso, a Forghieri e Gozzi, uomo di fiducia del grande vecchio) diventa una gestione di relazioni pubbliche vera e propria in cui il giovane Montezemolo può permettersi di dire cose che prima gli altri non si azzardavano neppure a pronunciare - come confessa Forghieri - e questo anche grazie all'imprimatur dell'Avvocato.
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