In pratica il ruolo di piattaforma dal basso di diffusione delle immagini e dei video che prima aveva è stato abilmente soffiato dai siti di informazione a più larga diffusione, come Repubblica.it, che pubblica infatti gallery e video dei lettori.
Ovviamente come in ogni evento pubblico e manifestazione saranno gli scontri ad attirare l'attenzione dei media: un po' perché le immagini sono più spettacolari, un po' perché trattandosi di scontri sono più mediatici (creano polarizzazioni, dinamiche narrative e tutte le solite cose semiotiche che ben conosciamo).
A scapito dei contenuti della protesta.
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