E' difficile non parlare di quello che sta succedendo in Campania, che è successo e che continua a succedere in altre parti d'Italia.
Oggi leggendo la lettera aperta di Saviano vengono i brividi a pensare quanto siamo distratti. A quanto è faticoso solamente pensare a questi territori insanguinati, quando mille altri problemi quotidiani ci assillano, quando l'Alitalia è il dibattito nazionale e la responsabilità sociale d'impresa ci aiuta (o no) a migliorare la qualità della nostra vita.
Poi torna in mente Gomorra e la nostra complice assenza. Allora sentendo i nostri amici e colleghi di Caserta e Napoli non credo che possiamo tirarci indietro senza tentare di dare un segnale di solidarietà, anche se piccolo e distante nello spazio. Pubblico la breve mail di Carlo, mio socio e collega con cui, assieme a Gene e Mauro, cerchiamo di fare onestamente qualcosa anche laddove sembra che non si possa.
Perché non si ammazzano solo fra di loro, ma ammazzano le speranze e le ricchezze di un territorio.
Mittente: Carlo
Oggetto: REAGIRE CON CORAGGIO
Caserta è lontana 50 km dall'eccidio di Castelvolturno, Napoli una trentina, Roma 200, ma siamo tutti molto vicini, in tutta Italia, allo schifo che travolge il paese, affacciamo tutti sulla sartoria della strage.
La Camorra odia il diverso se non diventa utile o smette di esserlo.
Venerdì la società che lavora e produce si ribella con Marcegaglia ed Epifani.
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