Dopo i numerosi colloqui fra governo cinese e grandi agenzie di comunicazione, l'avvertimento che la Campagna Tibet Libero (Free Tibet Campaign) ha lanciato alle agenzie di PR è stato abbastanza chiaro.
Matt Whitticase, portavoce del Free Tibet Campaign, ha detto: ‘Qualunque PR agency che proverà ad aiutare la China nel distorcere la verità potenzialmente si espone alle proteste fuori dai suoi uffici.'
Le maggiori società di PR sono state (a detta di PRWeek) tutte abbastanza riluttanti (coy). Ogilvy, Burson-Marsteller e Ketchum hanno tutti rifiutato di escludere a priori di lavorare per il regime sotto accusa. 'Dobbiamo considerare accuratamente il brief carefully e parlare con i nostri team prima di prendere una decisione,' ha detto il CEO di Ketchum, Avril Lee.
Solo Hill & Knowlton, che lavora per il Beijing Organising Committee for the Games, ha detto che esclude a priori un ulteriore coinvolgimento ma solo perché vuole dedicarsi al mandato principale che ha ricevuto.
Solo Hill & Knowlton, che lavora per il Beijing Organising Committee for the Games, ha detto che esclude a priori un ulteriore coinvolgimento ma solo perché vuole dedicarsi al mandato principale che ha ricevuto.
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