venerdì 12 dicembre 2008

Da Orlando: impressioni recessive & prospettive

Sono al PRI di Orlando. la piu' importante fiera al mondo del motorsport. Proprio stanotte il Senato americano ha respinto per diversi motivi la richiesta di aiuti economici a GM, Ford e Chrysler. Oggi USA Today parlava di 2 milioni e mezzo di posti di lavoro che salteranno nel settore, di cui gran parte di questi nell'indotto.

L'altra sera in TV i rappresentanti delle tre case automobilistiche rispondevano in Senato a un'audizione proprio sul tema dei sussidi. Non ne sono usciti bene (si dice qui): elemosinavano aiuti dopo un secolo di potere assoluto. L'intera industria dell'automotive e' stata scossa: anche la nicchia (e chiamala nicchia) del motorsport e' rimasta scioccata. Orgoglio ferito, la consapevolezza di contare meno, l'idea che un epoca sia finita...
La parola che circola qui e' slow. Tradotto in gergo nostrano loffio.
Per tanti si tratta pero' (e non la retorica di un pr) di un'opportunita' in particolare dal punto di vista della comunicazione, del marketing e del posizionamento. Addirittura oggi abbiamo parlato con un costruttore che si sta spostando sul settore advertising (con strumenti molto evoluti e innovativi) perche' se il settore non tiri "you need to advertise!"
C'e' comunque un clima non proprio elettrizzato. Di positivo c'e' che tante imprese americane si rivolgeranno all'estero perche' il mercato interno non basta piu', mentre prima era sufficiente per stare bene. Per noi comunicatori europei un'opportunita' in piu'. We'll see.

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