mercoledì 31 dicembre 2014

Organizzare & Comunicare lo studio professionale, a Reggio la prox tappa: 12 gennaio


Il 12 gennaio tappa reggiana di “L’ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE. La sfida del cambiamento” promossa da Ferpi Emilia-Romagna insieme a PROFESS@RE - Coordinamento degli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Reggio Emilia.
L'evento prende spunto dal volume L’ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE realizzato del GRUPPO FERPI COMUNICARE LE PROFESSIONI INTELLETTUALI e dei suoi membri.
Avremo un panel di qualità e il riconoscimento dei crediti da parte degli Ordini (e da parte di Ferpi – siamo in attesa) che offrono un ottimo esempio di collaborazione con gli ordini professionali locali. Chi fosse interessato a replicare un evento simile su altre città emiliane, dopo Bologna e Reggio Emilia, mi contatti.
Su LinkedIn è attiva una discussione per introdurre idee e argomenti sul tema RP & Professioni in vista dell'evento.

Personalmente son convinto che applicando ad esempio il Gorel, in particolare nella fase envisionment, ad uno studio anche già strutturato possa portare grandi benefici in termini di chiarezza della propria mission, dei propri valori e di tutto il senso che si vuole costruire attorno alla propria professione.

Ecco il programma
Location: Reggio Emilia, Aula Magna Manodori, Via Allegri 9
Data: lunedì 12 gennaio 2015
 09.00 Accreditamento
 09.15 Introduzione: Profess@RE una visione verso il futuro della Professione. Walter BARICCHI (Presidente Ordine Architetti Reggio Emilia) Francesco SPALLANZANI (Presidente Collegio Geometri di Reggio Emilia )
 Ore 09.30 L’organizzazione dello studio professionale: idee e dinamiche per rispondere alla nuova sfida. Laura CALCIOLARI (FERPI—coautore del volume “L’organizzazione per gli studi professionali”)
Ore 10.15 La valorizzazione economica della prestazione e della competenza. Alberto BERGIANTI (FERPI Emilia Romagna ‐ Presidente Ordine Dottori Agronomi di Reggio Emilia)
Ore 11.00 La gestione multiprogetto: l'efficace gestione dei flussi di lavoro. Il metodo Agile scrum. Alfredo ANGRISANI (esperto certficato ISCEA CDDP per la supply chain )
Ore 11.45 Comunicare le professioni intellettuali: la reputazione del professionista e dello studio. Stefano MARTELLO (FERPI—coautore del volume “L’organizzazione per gli studi professionali”) Ore 12.30 Dibattito

giovedì 11 dicembre 2014

Il Crisis Management secondo Paul Argenti

Una serie di brevi interviste dell'EMS di Lugano sul tema della comunicazione di crisi.

Nella prima il bravissimo prof. Lurati intervusta Paul Argenti, della Tuck School of Business at Darmouth University (US)





Argenti: Dealing with crisis management in today's environment

Paul Argenti, Professor of Corporate Communication at Tuck School of Business at Darmouth University (US), talks about the importance of training leaders in handling a crisis, the challenges for crisis management in today's digital environment and best-managed crisis communication cases. 


Suggested references for practitioners:

Argenti, P. (2013), Crisis Communication, Chapter 10 in: Corporate Communication, 6th edition, ISBN: 978-0073403175

Argenti, P. (2002), Crisis communication, lessons from 9/11, Harvard Business Review

giovedì 4 dicembre 2014

Il silenzio è d'oro [avviso ai praticanti]

Nell'ultimo post del blog di Craig Pearce, bravo e influente collega australiano, si legge: "With the torrent of information that courses through the multiplicity of channels which exist to get in our faces, get inside our minds and change our behaviours, is silence the most underrated approach to communication a public relations professional possesses? Silence would certainly seem to offer the greatest point of difference – and, therefore, power? – a communicator possesses"
Il silenzio è d'oro: è d'oro anche il tempo che serve per rispondere e per prendere decisioni organizzative/manageriali e che implica quindi un momento di silenzio (cfr. la recente presentazione di Toni Muzi Falconi alle Grunig Lecture nella sezione take your Time, in cui ragiona delle "‘now’ and “always-on’ syndromes" e cfr. il movimento Slow Communication promosso dal collega Ferrazzi).
E' un silenzio che gran parte di giornalisti e politici non praticano o non apprezzano, e che noi comunicatori certo non utilizziamo correttamente. I primi (soprattutto i televisivi) nella corsa folle di riempire di NOTIZIE ogni momento della giornata, tendono a sparare inevitabilmente una buona percentuale di sonore minchiate, invece di dedicarsi ad approfondire o a volte anche solo a verificare la fonte; i secondi (ormai portavoci di se stessi), nel delirio di essere sempre presenti su ogni centimetro di giornale e in ogni talk show, rilasciando dichiarazioni su ogni tema e fatto; noi comunicatori non contribuendo con un valore alla gestione delle relazioni dell'organizzazione e all'adeguata analisi delle aspettativedegli stakeholder. 
Tutto ciò rischia di generare un dibattito pubblico di bassissimo livello:

  • da un lato provocando un rigetto naturale anche al più passivo cittadino-spettatore e una crescente diffidenza verso politica, giornalismo e mediatori pubblici; 
  • dall'altro spingendo noi comunicatori al circolo vizioso di pompare sulla sovraproduzione comunicativa e sull'isteria delle "‘now’ and “always-on’ syndromes".



Nuovo blog

Dal 2 gennaio pubblico i miei post su  https://pranista.blog/