venerdì 20 giugno 2008

Doctor Robin or Mister Hide?

E' tornato Robin Hood, viva Robin, abbasso Hood. L'operazione Robin Tax è stata sufficientemente descritta come un'operazione popular-populista.

Di sicuro ha fatto presa nella percezione comune. Tutti con la testa al mare e alle ferie, a infilare una vacanzina tra il mutuo e fine-mese, anche al solo sapere che al Governo c'abbiamo l'eroe di Sherwood che forse ci farà avere qualcosa, ma intanto ruba ai ricchi... ci siamo quasi entusiasmati.
Il naming dell'operazione, Robin Tax si rifà alla famosa Tobin Tax di no-globalista memoria che si proponeva di tassare le transazioni finanziarie internazionali. Mai passata ovviamente, ma rimasta nella memoria uditiva collettiva, torna oggi onomatopeicamente posizionando Tremontino su un'immagine positiva, chiara e popolare. Un'immagine costruita però non solo su quest'ultima operazione di spin, ma su un percorso del nostro Tremontino che è passato anche dalla rinnegazione del turbo-capitalismo (cfr. l'ultimo libro del Superministro).
Un percorso che ha costruito quella che noi comunicatori possiamo definire una vera e propria reputazione da Neo-No-Global: il Mr. Hide della finanza creativa e paradisiaca si è definitivamente tramutato in Doctor Robin.

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