lunedì 27 gennaio 2014

Ripensare il territorio. I fiumi (1)

La scorsa settimana la dolorosa alluvione in provincia di Modena, che ha colpito colleghi, amici, fornitori, conterranei... qualche giorno prima i danni in Liguria, mesi fa la Sardegna.
Se i terremoti non possono essere prevenuti (i danni possono essere limitati), sul resto del territorio c'è da fare una grande riflessione. Ad esempio penso che sui fiumi, al di là delle singole responsabilità del caso - che vanno individuate e sanzionate ovviamente - occorra fare una profonda analisi, aprire un dibattito pubblico e cercare di trasformarli da "dimenticata voce di costo" a "opportunità ambientali e sociali" del territorio. 
I fiumi nella pianura padana rappresentano una delle rare aree di naturalità ancora persistenti, in mezzo a campi coltivati intensivamente e a città che si susseguono una dopo l'altra con capannoni-villette-cemento.
Per sfruttare queste aree occorre riparlarne pubblicamente, aprire un dibattito, costruire una proposta che integri la tutela dell'ambiente, alla tutela del territorio, allo sviluppo di un nuovi spazi sociali ed economici.
Altrimenti, come il Barbiere Di Stalin, saremo sempre tutti un po' colpevoli...

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