lunedì 7 ottobre 2013

Festival di Internazionale 2013. PR, a ghost guest?

Tanti giornalisti e decine di appuntamenti (sono riuscito ad entrare in uno solo per la clamorosa partecipazione di pubblico) al Festival della rivista Internazionale che si è svolto a Ferrara, ma anche quest'anno non si parla di noi RP o del rapporto giornali/RP. Almeno a prima vista. Poi guardi tra le pieghe e ti accorgi che qualche collega c'è, ma vietato pronunciare la malfidata etichetta Relazioni Pubbliche o l'ancor più becera Public Relations. Non che mi stupisca. Peraltro sono un affezionato lettore di Internazionale che non ha mai una particolare attenzione per il nostro mondo.

PR / RP... ma è l'etichetta in sé che fa troppa paura o troppo schifo ai giornalisti? O si tratta di una sorta di lapsus freudiano permanente? Perché in realtà erano tanti gli appuntamenti sul programma con il tema generico della comunicazione (per cambiare il mondo...); non si tratta forse di relazioni pubbliche. Spesso citata la comunicazione delle famigerate corporations. Tante ONG presenti che fanno lobbying e azioni di PR d continuo.
C'è anche qualche famoso counicatore creativo... Ma le RP non vengono neppure citate sul programma.
E dire che tutti sappiamo che oltre il 50% delle notizie pubblicate sono originate da uffici stampa e azioni di public relations. E dire che tanti giornalisti fanno anche gli addetti stampa. E dire che... forse siamo noi che non ci proviamo? 
Non sarebbe un tema interessante da affrontare con un taglio internazionale il confronto tra RP e giornalisti? Anche alla luce delle ultime riflessioni di livello internazionale che abbiamo fatto nel mondo delle RP con Melbourne Mandate, Stockholm Accords, i report dell'Arthur Page Society?
Perché non proponiamo un confronto per l'edizione 2014?

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