domenica 23 gennaio 2011

Questione di priorità: passare il Ruby-cone e spingere sulla comunicazione

Mentre in Italia la battaglia mediatica si sta concentrando tutta sul caso Ruby e collateral vari (negative PR) negli States il governo e l'opposizione sono presi principalmente dalla riforma del sistema sanitario nazionale:
il blog di O'Dwyer's PR, il più influente media di settore, presenta un  interessante post sulle ultime mosse che hanno visto prendere punti dala Casa Bianca grazie all'endorsement di diversi quotidiani.

Non si può negare come la comunicazione e le relazioni pubbliche siano ormai riconosciute, anche da un pubblico immaturo come quello italiano, centrali nella vita del Paese. Non capisco allora perché scassino tanto le palle sul fatto che i ci sono troppi scienziati della comunicazione? I comunicatori servono all'Italia: quando le piccole medie imprese sono ancora per il 70% almeno totalmente a digiuno (cfr. ricerca la Comunicazione nel Motorsport di Mito group incentrato su 100 aziende della meccanica e del racing) e c'è una necessità di comunicazione (nazionale/internazionale) ormai non più rimandabile. Almeno quanto le riforme istituzionali, le infrastrutture e il ricambio generazionale.

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