venerdì 17 settembre 2010

Society Network Society

E' incredibile - e me ne stupisco sempre con grande entusiasmo - il grado in cui siamo entrati nella network society.
Di cui internet e i social media sono solo una parte del tutto: metafora, spazio condiviso e strumento di comunicazione. Ma in realtà il network è ormai tra noi, siamo noi e pur faticando dobbiamo ragionare e programmarci a network.
In meno di due mesi sono stato invitato a rappresentare due nostri clienti (e in un caso anche una serie di altre aziende) all'interno di due gruppi informali (senza forma giuridica) di lobby di determinati settori. Gruppi informali che sono stati definiti in un caso tavolo di lavoro e nell'altro piattaforma tecnologica (riconosciuta dalla Comunità Europea): il funzionamento è assolutamente orizzontale, .
Oggi mi son trovato a parlare dal vivo con il membro di una nostra community, online parlandogli e relazionandomi con lui con uno stile pre-network: modalità push, monodirezionale... alcuni indizi dell'incontro che non mi aveva convinto mi hanno spinto a riflettere assieme ai colleghi per ribaltare la prospettiva e spostarmi su un livello di networking, orizzontale e meno tradizionale, in cui tuttavia la leadership è fondamentale ai fini del funzionamento (cfr. Hammerfors).
E' una modalità di lavoro che con la MIA (Motorsport Industry Association) vivo già da tempo e nella quale il social network online non è che un surrogato. Ora senza star a far la gara se sia meglio l'uno o l'altro, l'uno senza l'altro, etc. è chiaro che la struttura socioeconomica spinge verso organizzazioni (spesso non formalizzate) a network. 
Forse niente di nuovo sotto il sole... ma noto che il management delle relazioni pubblichedeve ancora evolvere su questo tema.

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