venerdì 14 novembre 2008

Calma prima della tempesta

Penso a un caso di questi giorni della mia regione, anzi di fianco a casa mia.
Un'azienda di eccellenza del settore meccanico che recentemente è stata acquisita da una grossa multinazionale e che a squilli di fanfare annunciava nei mesi scorsi contratti e commesse in tutto il mondo.
Oggi con oltre due terzi degli operai in cassa integrazione, tutti gli articoli di giornale, le interviste e i bilanci trionfali di qualche mese fa che cosa significano? Cosa significano quando il territorio circostante risentirà di una crisi che può investire circa 1000 famiglie?
E' interessante, perché il lavoro dell'addetto stampa (un mio amico) era stato notevole: articoli, interviste, ecc. Tanto che ad esempio io stesso fino a qualche giorno fa non sapevo nulla di questa crisi e anzi pensavo all'azienda come una delle migliori della zona, mentre oltre 800 operai erano già in cassa integrazione. Invece parlando con gente del luogo era emerso che c'era un grosso problema, ecc.ecc.
Parlandone al di fuori della zona ho verificato in questi giorni che la percezione dell'azienda è tutt'ora ottima.
Questo scollamento tra percezione (indotta anche da un ottimo lavoro di un nostro collega PR) e realtà non è destinato a creare una frattura fra reputazione dell'azienda, credibilità della dirigenza e autorevolezza/indipendenza dei giornali?
Mi sembra qualcosa di simile allo stato pre-crisi-derivati dei mercati finanziari mondiali. Calma prima della tempesta... con un concorso di colpe delle PR o un mancato flusso corretto di informazioni da parte del management?
Che a cascata crea un disastro reputazionale impressionante che coinvolge dipendenti e famiglie, territorio e istituzionai locali, indotto e fornitori, ecc. ecc.

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