mercoledì 26 marzo 2008

I Razzi (comunicativi) di Papa Ratzi

Per fortuna che Papa Ratzi comunicava poco. Per fortuna che quello televisivo era il precedente...
Il caso Magdi Allam, checché ne dicano i vari opinionologi (categoria, insieme ai cittì, deprecabilissima e tra cui mi iscrivo) non è nulla di personale ed è tutto di pubblico.
Ovvio che il processo di personale di conversione riguarda Allam e basta, ma dire che un battesimo ripreso in televisione, celebrato dal Papa e un battezzando che è il vicedirettore del più prestigioso quotidiano italiano sono fatti personali... pare un po' ingenuo.
In realtà si tratta di un'operazione di comunicazione molto bel costruita, di cui ognuno si prende le sue responsabilità comunicative: emittente, riceventi, protagonisti, ecc. E' un messaggio preciso agli stati in cui non c'è libertà di conversione, hanno detto alcuni. Inviato dal principale rappresentante della Chiesa cattolica e da un ex-fratello, evoluto, affermato e di successo. E' soprattutto incontestabilmente un messaggio di libertà e una piccola prova di forza (e furbizia). 
La domanda che mi pongo è sul target: considerati i protagonisti si tratta di un messaggio per le comunità musulmane d'Italia o per pubblici di altri stati? Avrà una eco al di fuori del nostro paese? Basta guardare sulle news internazionali... 

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